giovedì 26 settembre 2013

Caravaggio a Roma 1^ Fase- Visita Guidata NUOVA DATA!!! 09 NOVEMBRE 2013

Sulle orme di Michelangelo Merisi da Caravaggio

Un itinerario tra i luoghi di Roma alla scoperta dei capolavori di Michelangelo Merisi da Caravaggio. "Pittore maledetto"... "Drammaturgo del pennello"... Caravaggio per molto tempo è stato definito un uomo tormentato. 
L'itinerario "Caravaggio a Roma" si realizzerà in diverse Fasi, per riuscire a ripercorrere le tappe più importanti dei 16 anni vissuti a Roma dal pittore. 
L’itinerario fonde insieme gli aspetti artistici e privati del burrascoso artista.


L'ITINERARIO 1^ FASE:
Una passeggiata per il centro storico della città,  cominceremo ammirando le sue opere più grandi: i dipinti conservati nella Cappella Contarelli della Chiesa di San Luigi dei Francesi, La Madonna dei Pellegrini oggi nella Chiesa di Sant’Agostino e le due grandi tele con episodi della vita di san Pietro e Paolo nella Chiesa Santa Maria del Popolo.


venerdì 21 giugno 2013

giovedì 6 giugno 2013

Bernini a Roma: Le Splendide Architetture

Itinerari appositamente studiati per accompagnare il visitatore nella scoperta del grande patrimonio artistico attraverso la testimonianza dei sommi artisti.


L’opera di Gian Lorenzo Bernini (1598 – 1680) ha segnato la storia artistica del seicento romano; da lui Roma ha acquistato quella fisionomia barocca che ancora oggi è predominante.

Gian Lorenzo Bernini è uno dei personaggi dominanti nel Seicento italiano. Architetto, scultore, pittore, scenografo, scrittore di teatro, possiamo considerarlo uno dei principali interpreti dell'arte barocca, i cui caratteri essenziali si possono indicare nella nuova concezione dello spazio e della natura, negli effetti suggestivi di luci e ombre, nell'esaltazione dell'espressività e nella teatralità scenografica. 
Eccetto brevi interruzioni la sua carriera fu segnata da un tale successo che prima di lui solo Michelangelo aveva ottenuto una così grande considerazione dai papi e dai potenti del tempo. Dimostrò ben presto la sua inclinazione all'arte e la sua formazione si compì proprio nell'ambito paterno. Abbastanza presto inoltre il rapporto tra Gian Lorenzo e il padre si trasformò da semplice discepolato a vera e propria collaborazione. I due, infatti, lavorarono congiuntamente nel bellissimo gruppo raffigurante un FAUNO CHE SCHERZA CON AMORINI, risalente al 1614 (Metropolitan Museum di New York).

Alcuni capolavori berniniani si possono ammirare senza alcun costo; unico impegno una piacevole passeggiata nella città storica .

ALCUNI LUOGHI DELL'ITINERARIO:

























Caravaggio a Roma - Sulle orme di Michelangelo Merisi da Caravaggio

Itinerari appositamente studiati per accompagnare il visitatore nella scoperta del grande patrimonio del Rinascimento a Roma attraverso la testimonianza dei sommi artisti.

Un itinerario tra i luoghi di Roma alla scoperta dei capolavori di Michelangelo Merisi da Caravaggio.
"Pittore maledetto"... "Drammaturgo del pennello"... Caravaggio per molto tempo è stato definito un uomo tormentato. Non è del tutto errato: sicuramente la morte del proprio padre e dei nonni durante un'epidemia di peste, hanno segnato la sua infanzia.
Dopo essere stato accusato dei più svariati crimini, nel 1607 Caravaggio commette l'irreparabile: un omicidio. Da questo momento in poi comincia la sua folle corse verso l'abisso. Napoli, Malta, Siracusa, Messina, Palermo sono le varie tappe della sua fuga. Più gli anni scorrono e più la sua pittura diventa acuta fino a toccare l'apice della drammaticità con il "David con testa di Golia".
Pittore "realista", spesso le opere venivano rifiutate dai committenti in quanto il realismo di alcune scene non corrispondeva ai dettami in voga nel XVII°sec. Ma alcuni prelati illuminati riconoscevano nelle sue tele l'opera di un rivoluzionario, di un genio che sconvolgerà la pittura di tutta Europa.
L'itinerario "Caravaggio a Roma" si realizzerà in diverse Fasi, per riuscire a ripercorrere le tappe più importanti dei 16 anni vissuti a Roma dal pittore. 
L’itinerario fonde insieme gli aspetti artistici e privati del burrascoso artista.














LE FASI DELL'ITINERARIO:
Una passeggiata per il centro storico della città,  cominceremo ammirando le sue opere più grandi: i dipinti conservati nella Cappella Contarelli della Chiesa di San Luigi dei Francesi, La Madonna dei Pellegrini oggi nella Chiesa di Sant’Agostino e le due grandi tele con episodi della vita di san Pietro e Paolo nella Chiesa Santa Maria del Popolo.

Il tragitto ci permetterà di sbirciare nei suoi rapporti con i committenti, negli amori, nei divertimenti e nelle liti che hanno animato il suo periodo romano. I sei dipinti conservati nelle chiese del centro storico creano il patrimonio artistico che il pittore, tanto innovativo, ha lasciato nella nostra città, accanto ovviamente ai dipinti conservati nelle Gallerie Private: Palazzo Barberini, Palazzo Corsini, Palazzo Borghese, Galleria Doria Pamphili.







lunedì 3 giugno 2013

Roma Misteriosa - 22 Giugno Visita Guidata: Fantasmi e Segreti

Itinerario insolito e curioso sulle orme dei misteri e leggende di Roma.


A Roma esistono luoghi in cui vagano le anime errabonde e disperate della storia. Presenze occulte, dalla vita tormentata, che di notte ancora amano frequentare i luoghi che li videro protagonisti in vita, rendendoli ancora più suggestivi e affascinanti.



Da Beatrice Cenci alla Terribile Olimpia Pamphili, storie di fantasmi, di quelli che seguitano a fare capolino tra le architetture e la storia magica di una città come Roma.Una serie di suggestivi itinerari vi permetterà di conoscere alcune fra le più famose leggende romane, e con l'occasione conoscere interessanti personaggi che hanno vissuto e lasciato un segno nella Città: un tour non solo folkloristico, ma in cui il mito si fonde con la Storia e l'Arte di Roma". 


Un percorso insolito e curioso, di piazza in piazza sulle orme dei fantasmi romani.


sabato 1 giugno 2013

Quattro passi per Roma

Se intendiamo visitare Roma potrà rivelarsi utile, oltre ad una comune mappa, anche una mappa dei monumenti di Roma illustrata. Negli uffici turistici e nei centri informazioni sparsi per la città è distribuita gratuitamente una piccola mappa del centro, che evidenzia i principali luoghi di interesse storico e religioso accompagnati da una serie di numeri utili. Monumentimusei, chiese e piazze non sfuggiranno così al nostro sguardo, consentendoci di pianificare piccoli itinerari ad hoc.







PIANTA DEI LUOGHI DI INTERESSE A ROMA


venerdì 31 maggio 2013

Villa Adriana - DA POSTICIPARE PER LA PRESENZA DI MOSTRE





Costruita tra il 118 e 138 d.C. da  Adriano (Publius Aelius Hadrianus) nato probabilmente ad Italica, presso Siviglia (Spagna), il 24 gennaio del 76 d.C.; adottato da Traiano, cugino del padre, gli successe nell’Impero nel 117 d. C.
La Villa si distribuì su un’area di almeno 120 ettari, su un pianoro tufaceo compreso tra due fossi, quello dell’acqua Ferrata ad est e quello di Risicoli o Rocca Bruna ad ovest. Per realizzare  un complesso così grandioso Adriano decise di spostare la propria residenza fuori della capitale, scegliendo un territorio verde e ricco di acque, nei pressi di Tivoli, a 28 km da Roma, sui banchi tufacei che si allargano ai piedi dei Monti Tiburtini.
Attualmente l’area visitabile è di ca. 40 ettari.
Le fonti letterarie ci tramandano che Adriano, personalità estremamente versatile, amò in particolar modo l’architettura, cui si dedicò personalmente; le caratteristiche dell’impianto della Villa, che si differenziano dalle consuetudini architettoniche dell’epoca, dimostrano fuori ogni dubbio questa sua partecipazione e competenza. A Roma, un esempio in tal senso può essere costituito dal Tempio di Venere e Roma, eretto nel Foro, ma anche  il Pantheon, rifacimento del precedente tempio costruito da Agrippa, da alcuni studiosi attribuito ad Apollodoro di Damasco, architetto ufficiale dell’imperatore Traiano, fu costruito in forma nuova e con tecniche innovative. A Roma si conserva un altro importante monumento fatto erigere da Adriano, Castel Sant’Angelo, originariamente  destinato a tomba dell’imperatore e successivamente trasformato in fortezza dello Stato Pontificio.
La Villa comprende edifici residenziali, terme, ninfei, padiglioni, giardini che si alternano secondo una distribuzione del tutto inusuale, che non rispecchia la consueta sequenza di ville e domus, anche imperiali.
I vari edifici erano collegati fra loro, oltre che da percorsi di superficie, anche da una rete viaria sotterranea carrabile e pedonale per i servizi.
Straordinaria era la ricchezza della decorazione architettonica e scultorea della villa che è stata oggetto di frenetiche e sistematiche ricerche a partire dal Rinascimento.  Le spoliazioni di marmi, avvenute già in età medioevale per reimpieghi di vario tipo, hanno determinato una dispersione tale dell’apparato decorativo della villa, che quasi tutti i principali musei e collezioni di Roma e del resto dell’Italia, nonché d’Europa, annoverano tra le loro opere esemplari provenienti da Villa Adriana.
 Nel 1999 Villa Adriana è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
-Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio

giovedì 9 maggio 2013

La Notte dei Musei 18 maggio 2013 - Museo Palazzo Massimo


Visita Guidata Museo Palazzo Massimo 
Ingresso: Gratuito 
VISITA GUIDATA € 8.00 - "Gratuita bambini fino 12 anni"

Prenotazioni Obbligatorie: guidaturisticaroma@libero.it - 380.9035041






martedì 7 maggio 2013

Visita Guidata Terme di Caracalla (Terme + sotterranei) - SABATO 25 MAGGIO

Appuntamento in sito presso la Biglietteria ore 15.30 
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA:
guidaturisticaroma@libero.it -380.9035041



INFO & COSTI
Biglietto unico valido 7 giorni per i siti delle Terme di Caracalla, Villa dei Quintili e Mausoleo di Cecilia Metella.
Intero € 7,00
Ridotto € 4,00 (tra i 18 e i 24 anni e docenti)
Gratuito (sotto i 18 e sopra i 65)
VISITA GUIDATA € 8.00
"Gratuita" bambini fino 12 anni 

lunedì 6 maggio 2013

Terme di Caracalla +NUOVA APERTURA AL PUBBLICO dei SOTTERANEI. LA DECORAZIONE ARCHITETTONICA DELLE TERME - Prenota il tuo tour guidaturisticaroma@libero.it - 380.9035041

Le Thermae Antoninianae, uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell’antichità, furono costruite nella parte meridionale della città per iniziativa di Caracalla, che dedicò l’edificio centrale nel 216 d.C.
La pianta rettangolare è tipica delle “grandi terme imperiali”. Le terme non erano solo un edificio per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche un luogo per il passeggio e lo studio. Si entrava nel corpo centrale dell’edificio da quattro porte sulla facciata nord-orientale. Sull’asse centrale si possono osservare in sequenza il calidarium, il tepidarium, il frigidarium e le natatio; ai lati di questo asse sono disposti simmetricamente attorno alle due palestre altri ambienti.
Le Terme di Caracalla sono uno dei rari casi in cui è possibile ricostruire, sia pure in parte, il programma decorativo originario. Le fonti scritte parlano di enormi colonne di marmo, pavimentazione in marmi colorati orientali, mosaici di pasta vitrea e marmi alle pareti, stucchi dipinti e centinaia di statue e gruppi colossali, sia nelle nicchie delle pareti degli ambienti, sia nelle sale più importanti e nei giardini. Per l’approvvigionamento idrico fu creato un ramo speciale dell’acquedotto dell’Acqua Marcia, l’Acqua Antoniniana. Restaurato più volte, l’impianto termale cessò di funzionare nel 537 d.C.

NUOVA APERTURA AL PUBBLICO: I SOTTERANEI. LA DECORAZIONE ARCHITETTONICA DELLE TERME DI CARACALLA

I sotterranei, restituiscono  il cuore tecnologico delle terme, dove erano previsti i depositi di legname, un mulino ad acqua, l'impianto di riscaldamento con i forni e le caldaie, fino all'impianto idrico tubature. Fino al Mitreo, il più grande di Roma se non di tutto l'impero che occupa un'intera galleria dei sotterranei, trasformata subito dopo l'inaugurazione delle terme, un gioiello restituito al pubblico ad ottobre scorso dopo dieci anni di chiusura e un lavoro di restauro. 

Insomma, i sotterranei costituivano un sistema perfettamente organizzato per permettere agli inservienti di sopperire alle necessità del funzionamento di un complesso termale così grande e con un numero di frequentatori che, calcolando le dimensioni delle vasche e degli ambienti, e il tempo medio di sosta per le fasi della ginnastica, della sauna, del bagno caldo e freddo, raggiungeva facilmente le seimila-ottomila persone al giorno, se non oltre. Una apertura-evento a tutti gli effetti per gli appassionati di archeologia anche perché la visita ai sotterranei consente di scoprire un repertorio di capitelli e fregi colossali con raffinatissime scene figurate, tutti apparati decorativi delle Terme di Caracalla, che hanno scritto un capitolo a parte nella storia dell'arte romana. 

"Sono tutti pezzi magnifici ed imponenti che ci permettono di immaginare e ricostruire la fastosità della decorazione originaria - racconta Marina Piranomonte - Se infatti le statue che si sono salvate dalle calcare e dai marmorarii medievali sono tutte confluite nei musei d'Europa, in particolare nel Museo Nazionale Archeologico di Napoli, circa 2600 frammenti di varia misura degli ordini architettonici sono rimasti immagazzinati qui nei sotterranei". Oggi, con un allestimento museale curato dall'architetto Fabio Fornasari, i sotterranei diventano un Antiquarium spettacolare, reso ancora più suggestivo dall'effetto penombra propria degli ambienti ipogei. 

Il percorso espositivo raggruppa i reperti decorativi secondo l'ordine degli ambienti cui appartengono. Ed è qui che entra in gioco l'importante studio di tutta la decorazione architettonica delle Terme di Caracalla, portato avanti in oltre venti anni di lavoro dalla studiosa Gunhild Jenewein dell'Istituto Storico Austriaco. "Tra le scoperte da lei compiute, una è senz'altro la più importante: aver individuato un rilievo a carattere storico nella decorazione delle palestre dove spicca inaspettatamente la rappresentazione delle campagne contro i barbari dell'imperatore". Un tema quanto mai insolito in un ambiente termale, che rivoluziona l'interpretazione di queste sale, dimostrando che le Terme furono il Foro imperiale di Caracalla a Roma. 

venerdì 12 aprile 2013

Visita Guidata Roma Sotterranea: S.Clemente (Basilica e sotterranei) + Domus Romane al Celio - SABATO 4 MAGGIO ore 15.00 - Prenotazioni obbligatorie - guidaturisticaroma@libero.it - 380.9035041


APPUNTAMENTO alle ore 15.00 METRO COLOSSEO 
Passeggiata - Itinerario guidato "insolito" fino a destinazione!
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: guidaturisticaroma@libero.it - oppure chiamando il 380.9035041 - specificando nome, cognome, numero ed età dei partecipanti (compresi eventuali minori) ed un recapito telefonico per essere ricontattati.
INFO & COSTI
DOMUS ROMANE al CELIO: 
Intero € 6.00 
Rid.(12-18 anni e over 65) € 4.00
Gratuito (bambini fino anni 12 accompagnati) 
SCAVI SAN CLEMENTE: 
Intero € 5.00 
Rid.(studenti min.26 anni) € 1.50

DIRITTI PRENOTAZIONE 
€ 1.50
VISITA GUIDATA € 8.00






Roma Sotterranea: Basilica + SOTTERRANEI S.Clemente - Prossimi appuntamenti - Prenota il tuo tour - guidaturisticaroma@libero.it


Della vita di San Clemente si sa ben poco (92-101 AD). Secondo il più antico elenco dei vescovi di Roma, fu il terzo successore a San Pietro.
Fu l’autore di una famosa Lettera ai Corinti, scritta intorno al 96 a nome della Chiesa di Roma per metter fine d’autorità ai disordini avvenuti in seno alla Chiesa di Corinto. La lettera è uno dei primi testimoni all’autorità della Chiesa di Roma e fu tenuta in così alta considerazione che, verso il 170 e ancora nel corso del VI secolo, a Corinto ne veniva data pubblica lettura, insieme con il Vangelo.
San Clemente è onorato come martire: documenti dal IV secolo raccontano come S. Clemente, durante l’impero di Traiano (98-117), fu condannato all’esilio in Crimea e ai lavori forzati nelle miniere. Ivi la sua attività missionaria tra i soldati e i compagni di prigionia incontrò tale successo che i Romani lo legarono ad un’ancora e lo gettarono nel Mar Nero. Qualche tempo dopo le acque si ritrassero rivelando una tomba costruita dagli angeli i quali avevano ricuperato il corpo del santo e gli avevano dato sepoltura.
L’altare maggiore della basilica è costruito sulla confessio o tomba di martire nella quale si trova un’urna contenente le presunte reliquie di San Clemente e di S. Ignazio.
Fino a cento anni fa era opinione generale che l’attuale Basilica di San Clemente fosse la stessa a cui si riferiva S. Gerolamo nel 392 quando egli scriveva che nominis eius memoriam usque hodie Romae extructa ecclesia custodit.

Ma nel 1857 il Padre Joseph Mullooly, O.P., allora Priore di San Clemente, cominciò dei lavori di scavo sotto alla basilica attuale nel corso dei quali non solo scoprì la basilica originaria, del IV secolo, immediatamente al di sotto, ma anche, ad un livello ancora più basso, i resti di costruzioni più antiche ancora, del I secolo.
A questo terzo livello di San Clemente troviamo due edifici. Il meno pretenzioso è una costruzione in mattoni, probabilmente una casa romana, cioè, suddivisa in piccoli appartamenti disposti intorno a un cortile nel quale troviamo un tempietto Mitriaco della fine del II secolo. L’altro edificio è una più grandiosa struttura, rettangolare, costruita con grandi blocchi di tufo. All’interno di questo rettangolo vi è un cortile.
Gli architetti del IV secolo non fecero altro che interrare le stanze a pianterreno e il cortile, fino all’altezza del primo piano. Portato a questo nuovo livello, il cortile divenne la navata centrale della chiesa e le stanze che si affacciavano dalle due parti sul cortile furono trasformate nelle due navate laterali quali oggi ci appaiono. Poi alla chiesa rettangolare fu aggiunto un’abside.
Così completata, la  basilica durò fino al 1100 circa, quando si scoprì che la costruzione era pericolante e doveva essere abbandonata. La chiesa del IV secolo fu riempita di pertrame fino in cima alle colonne che delimitavano le tre navate e su queste fondamenta fu eretta una seconda edizione della vecchia basilica, però di dimensioni un po’ ridotte. E così un nuovo San Clemente, quello di oggi, apparve.

giovedì 11 aprile 2013

Roma Sotterranea: le domus romane al Celio - Prossimi appuntamenti - Prenota il tuo tour - guidaturisticaroma@libero.it


Sotto la basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio, fondata all’inizio del V secolo dal senatore Pammachio, si estende uno straordinario complesso di edifici residenziali di età romana.
La tradizione identifica questi luoghi con la casa in cui i Ss. Giovanni e Paolo abitarono e furono sepolti, dopo avervi subito il martirio sotto il regno dell'imperatore Giuliano l'Apostata (361-363 d.C.).
Il complesso archeologico, scoperto nel 1887 da Padre Germano di S. Stanislao, rettore della Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio ancora oggi officiata dai Padri Passionisti, svela un suggestivo itinerario attraverso oltre 20 ambienti ipogei su vari livelli, in parte affrescati con pitture databili tra il III secolo d.C. e l'età medievale.
Un susseguirsi di sale decorate, un dedalo di strutture stratificate, tagliate dalla fondazione della chiesa, mostrano uno spaccato di vita quotidiana ed un'interessante commistione di temi culturali e religiosi. Da caseggiato popolare (insula) a ricca domus, fino alla costruzione del titulus cristiano: queste le vicende del monumento che nasce dalla fusione di una serie di edifici.

Il nucleo principale è costituito da una domus su due livelli, del II secolo d.C., occupata da un impianto termale privato (balneum) al piano inferiore e da un'insula, caratteristico caseggiato popolare con un portico e taberne al livello stradale ed abitazioni ai piani superiori, costruita all'inizio del III secolo d.C. lungo il Clivo di Scauro.

La straordinaria stratificazione archeologica e l'ottimo stato di conservazione delle strutture si individua già all'esterno, poiché l'attuale muro perimetrale della chiesa paleocristiana ha inglobato la facciata dell'antica
 insula, della quale si riconoscono il portico ad archi lungo il Clivo di Scauro e le finestre di due dei piani superiori.Le diverse unità abitative furono unite insieme nel corso del III secolo d.C. da un unico proprietario e trasformate in un'elegante domus pagana con ambienti di rappresentanza decorati da affreschi di pregio.

mercoledì 3 aprile 2013

Ostia Antica















I resti dell’antica Ostia si inseriscono in un contesto geografico e territoriale molto diverso da quello antico: infatti in età romana il Tevere costeggiava il lato settentrionale dell’abitato, mentre ora ne tocca solo in minima parte un tratto del settore occidentale, essendo stato il suo letto trascinato a valle da una rovinosa e famosa alluvione, nel 1557; inoltre la linea di costa, in origine vicina alla città, risulta attualmente distante di circa 4 km, per l’avanzata della terraferma dovuta ai detriti lasciati dal fiume negli ultimi 2.000 anni. Ostia era quindi una città sorta – con un suo porto fluviale – sul mare e sul fiume, e questa sua particolare posizione ne determinò l’importanza attraverso i secoli sotto il profilo strategico-militare e sotto quello economico.
Un’antica tradizione ne attribuiva la fondazione al quarto re di Roma, Anco Marzio, intorno al 620 a.C., per lo sfruttamento delle saline alla foce del Tevere (da cui il nome Ostia, da ostium = imboccatura). Comunque, i resti più antichi sono rappresentati da un fortilizio (castrum) in blocchi di tufo costruito dai coloni romani nella seconda metà del IV secolo a.C., con scopi esclusivamente militari, per il controllo della foce del Tevere e della costa laziale. Successivamente, soprattutto dopo il II secolo a.C., (quando Roma aveva ormai il predominio su tutto il Mediterraneo), cominciò a venir meno la funzione militare della città, destinata a diventare in poco tempo il principale emporio commerciale della capitale.